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Scuola medica salernitana

Scuola medica salernitana

La scuola medica salernitana:
le origini.

museo scuola medica saleritana

La scuola medica salernitana è la più antica istituzione medievale europea per l’esercizio e l’insegnamento della medicina.

Mancano prove certe della sua esistenza, ma è evidente che rappresentò uno dei più importanti centri di insegnamento della medicina.

Nel medioevo c’erano altri centri di insegnamento medico, nessuno è passato alla storia come quello di Salerno. La scuola medica salernitana probabilmente sorse tra il VII e l’VIII secondo.

Acceso è il dibattito sulle sue origini, alcuni sostengono sia di origine monastica, sottolineando la presenza a Salerno di monasteri benedettini. 

A sostegno di questa tesi portano la Regola benedettina, che destinava una parte del convento alla cura dei malati e l’orto alla coltivazione di piante medicinali.

Altri sostengono un’origine vescovile della Scuola, basando la loro teoria sulla presenza in città di medici-vescovi, di chierici-insegnanti, autori di trattati di medicina. 

Nel XI secolo infatti sono a Salerno libere associazioni di maestri e di studenti per l’apprendimento teorico-pratico, della medicina.

 Inizialmente questi devono aver lavorato in propri laboratori per poi riunirsi in corporazioni, dando origine alla Scuola Medica Salernitana. 

Questo passaggio graduale della medicina dal clero ai laici si ebbe nel secolo XII, e tale evento produsse il periodo aureo della scuola medica salernitana.

All’epoca di Manfredi è una leggenda secondo cui la scuola fosse stata fondata da 4 maestri: uno latino, uno greco uno arabo ed uno ebreo.  

Bisogna ricordare che Salerno fu centro per la diffusione della cultura medica islamica in Europa, la quale era però anch’essa una elaborazione di quella classica.

Altro avvenimento importante fu l’arrivo a Salerno del dottore cartaginese Costantino l’africano che diffuse nella scuola le sue traduzioni di opere arabe di medicina.

La scuola medica arrivò alla sua apice quando i maestri erano per lo più laici.  Cominciò a diminuire d’importanza dopo l’ingrandimento dell’università di Napoli, favorito dagli angioini.

La produzione della scuola medica salernitana.

La produzione scientifica della scuola inizia nel secolo XI, basata sulle teorie umorali ippocratico-galeniche, secondo cui la malattia è uno squilibrio all’interno del corpo umano tra i quattro umori in esso presenti: sangue, bile, flemma (secrezione delle fosse nasali proveniente dal cervello) e atrabile o bile nera.

In questo secolo sembra essere presente, presso la scuola, la prima donna medico: Trotula De Ruggiero. A lei sono dovute le teorie sulla gravidanza, la donna e la cura del neonato e un trattato sulla cosmesi con ricette a base di erbe per preservare la salute del corpo e la bellezza. 

Nel XII secolo aumenta la produzione scientifica, i trattati divengono rielaborazioni critiche, un genere connesso ad un nuovo metodo di insegnamento basato sulla lettura e sul commento di testi. 

Ai numerosi trattati di medicina generale si aggiungono scritti di argomento più specifico quali la chirurgia, l’anatomia, la dieta.

La Scuola, alla fine del XII secolo, aveva raggiunto una fama internazionale, si incontravano qui personaggi della rinascita culturale che era in atto in Europa.

Nel 1224, con la nascita dell’Università di Napoli, la Scuola iniziò a perdere d’importanza. Pochi medici si distinsero in questi anni, anche se proprio il secolo XIV coincise con il regolare ordinamento della Scuola.

È con l’ultimo principe della casata Ferrante che la Scuola vivrà il suo ultimo momento di fama. 

La corte Ferrante fu il centro di diffusione della cultura umanistico-rinascimentale, fece in modo che a Salerno giungessero i migliori intellettuali e uomini di scienza.

L’istituzione della scuola salernitana venne soppressa da Gioacchino Murat nel 1811, in occasione della riorganizzazione dell’istruzione pubblica nel Regno di Napoli.

Nel XIV secolo la Scuola entra in una  fase di decadimento che si identifica con quella della città. Salerno infatti dal Quattrocento perde il ruolo centrale negli scambi culturali ed economici.

Il museo virtuale della scuola medica salernitana.

Il museo virtuale, situato nell’antica chiesa di San Gregorio divulga con l’uso delle più moderne tecnologie informatiche, la storia, i protagonisti, le tematiche  e i testi della Scuola Medica Salernitana.

Il percorso narrativo si sviluppa attraverso installazioni interattive e coinvolgenti  con diversi contenuti, accessibili grazie a una narrazione sostenuta da miniature animate e spettacolarizzazioni.

Punto di partenza è una ricostruzione in 3D della cappella palatina di S. Pietro a Corte, fulcro della vita religiosa e civile della città a partire dall’VIII secolo.

L’aula ricostruita rappresenta l’avvio di una storia di confluenze culturali che fecero grande la città di Salerno dei secoli delle dominazioni longobarda e normanna, nelle sue espressioni artistiche e scientifiche.

Orario di apertura

Martedì e Mercoledì

9.30 / 13.00 

Giovedì, Venerdì e Sabato

9.30 / 13.00 – 17.00 / 20.00

Domenica

10.00 / 13.00

Info:

089 2027530

Chiusura:

Lunedì

Biglietto 3 euro  –  Biglietto ridotto 2 euro  scolaresche, studenti universitari, over 65

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