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La pinacoteca provinciale di Salerno

La pinacoteca provinciale di Salerno

Pinacoteca provinciale di Salerno: tesoro artistico della provincia.

La pinacoteca provinciale di Salerno si trova all’interno di Palazzo Pinto, in via Mercanti, nel cuore del centro storico di Salerno.

La costruzione del palazzo Pinto risale all’epoca normanna, quando era di proprietà del casato dei Pinto, dinastia che è vissuta lì fino agli inizi del XX secolo. Dal 1910 al 1960 Palazzo Pinto è stato sede della biblioteca provinciale. Dal 2001 il palazzo ospita la pinacoteca provinciale di Salerno. Alcuni resti della struttura normanna sono riconoscibili nelle decorazioni degli archi a tarsie di tufo giallo e grigio.

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Alla raccolta pittorica della pinacoteca provinciale di Salerno contribuì la stessa famiglia Pinto. Nel 1999 si è formata la prima parte della sezione degli artisti stranieri.

L’esposizione pittorica della pinacoteca provinciale di Salerno si articola in tre sezioni. Disposte in ordine cronologico, le opere iniziano dal Quattrocento e arrivano al Settecento, ci sono poi le opere degli artisti Salernitani, dei Costaioli e degli artisti stranieri.

La sala della pinacoteca di Salerno con le opere dal 400' al 700'.

I dipinti di questa sala della pinacoteca possono essere divisi in gruppi: il primo gruppo va dal rinascimento meridionale al tardo manierismo, il secondo gruppo dal naturalismo caravaggesco al tardobarocco, il terzo gruppo dall’accademia delle solimena alla pittura di genere.

Dal rinascimento meridionale al tardo manierismo: in questa sala troviamo opere che sono di grande importanza per la storia dell’arte. Un periodo in cui nasce una nuova consapevolezza degli spazi, del colore e della prospettiva. I manieristi su imitazione dei grandi maestri cercano di rappresentare la complessità delle forme del corpo con torsioni e contrasti molto forti.

pinacoteca salerno

Dal naturalismo al caravaggesco: le opere presenti in questa sezione della pinacoteca provinciale salernitana riprendono il naturalismo di Caravaggio. Un esempio ne è Salomè con la testa del Battista, di Battistello Caracciolo. Appartengono all’impronta caravaggesca anche l’Apparizione di San Giacomo di Andrea De Lione e le tele raffiguranti scene del vecchio testamento.

Salomè con la testa del Battista, di Battistello Caracciolo

Accademia della solimena e pittura di genere: appartengono a questo gruppo la tela di Leonardo Antonio Olivieri Madonna con bambino San Giovannino, che si rifà a Maratta e alle forme del classicismo di fine Seicento.Tra le nature morte troviamo una serie di tele recuperate attraverso interventi di restauro tra cui la Natura morta su sfondo paesaggistico di Francesco della Questa Cacciagione di Baldassarre De CaroAngurie con colombe di un ignoto pittore napoletano.

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La sala dei salernitani e dei costaioli.

In questa sala troviamo opere acquistate dalla provincia di Salerno a partire dal 1927.

Appartengono a questa sezione dei dipinti raggruppati sotto il nome di Salernitani e Costaioli, trattandosi di artisti nativi di Salerno e della costiera Amalfitana.

Il percorso espositivo di questa sezione è di tipo tematico e non per autore.  Notiamo come gli artisti si ispirassero a temi ricorrenti, dai passaggi al folklore locale, dai ritratti di parenti a quelli di amici.

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Le opere degli artisti stranieri alla pinacoteca provinciale di Salerno.

La raccolta degli artisti stranieri si è venuta a formare dal 1999, grazie all’acuisto di alcune acqueforti e acquerelli dell’austriaco Peter Willburger.

Oggi la collezione degli artisti stranieri conta 52 opere di 11 artisti diversi grazie ad acquisti, donazioni e recuperi.

Il territorio della provincia di Salerno è sempre stato meta prediletta per gli artisti stranieri dal Grand tour.  Il Grand tour era viaggio di formazione per artisti e intellettuali dell’aristocrazia iniziato nel XVII secolo e continuato fino alla seconda guerra mondiale. Nell’ epoca barocca, l’interesse per il territorio salernitano fu dovuto al rinnovato interesse nei confronti della magna-grecia in seguito alla riscoperta di Paestum. Dopo il secondo conflitto mondiale, di grande interesse è stata la costiera amalfitana. Tema ricorrente nelle opere degli artisti che raffiguravano la costa di Amalfi erano le scene di vita quotidiana e i paesaggi.

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La pinacoteca provinciale di Salerno è tra le mete privilegiate da visitare a Salerno per gli amanti della storia dell’arte.

La pinacoteca è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle 19.45 e l’ingresso è gratuito.

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